Note sull’audio

L’AMPLIFICATORE

Scopo dell’amplificatore è aumentare in tensione il segnale che gli si pone in ingresso proveniente dal preamplificatore, di solito intorno ad 1 V., fino al livello occorrente per il funzionamento degli altoparlanti contenuti nel diffusore acustico, qualche decina di Volts. Più è alta questa tensione, più è potente l’amplificatore.

Eventuali regolazioni o filtri di segnale contenuti nello stesso case dell’amplificatore, sono elettricamente posizionati prima dello stadio amplificatore. Il preamplificatore, invece, ha il compito di gestire i segnali provenienti dalle sorgenti, di miscelarli, di equalizzarli, di “trattarli” e di indirizzarli verso l’amplificatore.

Negli amplificatori integrati sono inglobati in un unico case sia il preamplificatore che l’amplificatore.

Dove occorrono potenze elevate oppure più amplificatori in cascata si consiglia sempre l’utilizzo di apparati separati, come i finali mono.

E’ anche possibile collegare tra i due eventuali processori di segnali esterni, per esempio antilarsen come AFC 992.

Il collegamento tra il preamplificatore, i processori di segnale e l’amplificatore può essere effettuato con linea sbilanciata oppure con linea bilanciata.

Che cos’è

LA LINEA BILANCIATA

La differenza tra la linea sbilanciata e la linea bilanciata è che:

la prima è composta di connettori a due poli ed un cavo coassiale con un conduttore schermato dalla calza;

mentre la seconda è composta da connettori a tre poli ed un cavo con due conduttori schermati dalla calza.

Nel collegamento bilanciato, il segnale scorre sui due fili schermati dalla calza, ed anche se il finale di potenza è posizionato distante dal pre la connessione è sicuramente priva da disturbi esterni.

Nel collegamento dei microfoni, ancor di più, data l’esiguità del segnale proveniente dalla capsula è consigliato il collegamento con il preamplificatore tramite una connessione bilanciata.

Il segnale, dal microfono all’amplificatore, scorre su due fili totalmente protetti ed in questo modo possiamo avere cavi più lunghi e collegamenti sicuri.

LE SORGENTI

Le sorgenti che il preamplificatore gestisce possono essere:

microfoni ( dinamici o a condensatore ),

radiomicrofoni, sintonizzatori radio AM/FM, lettori di CD,

lettori di DVD, ricevitori satellite, ecc.

Ognuna di queste sorgenti genera un livello di segnale proprio, raramente uguale ad altri apparati: per questo motivo il preamplificatore permette la regolazione continua del segnale in ingresso, in modo da fornire all’amplificatore segnali di uguale portata.